Il risparmio degli Italiani


Spesso e volentieri si parla di risparmio degli Italiani, soprattutto in relazione alla crisi economica e finanziaria che un po' tutti sentono sulla propria pelle ormai da molti anni a questa parte.

Si sente spesso parlare di famiglie che tirano la cinghia e di famiglie al lastrico senza mezzi termini, ma si sente anche parlare di una peculiarità, "molto italiana", che consente ai più di tirare avanti dignitosamente, quell'idea di risparmio, appunto, grazie al quale si riesce a vivere potendo contare, almeno un po', su soldi messi da parte per ogni evenienza, sia in proprio che da altri componenti del proprio nucleo familiare.

Certamente anche lo spread tra i BTP italiani e i Bund tedeschi ha fatto la sua parte alcuni anni fa, salendo pericolosamente a discapito della stabilità dello Stato italiano, ma anche quando esso si è abbassato la situazione non è molto migliorata, anzi, per certi versi, è anche peggiorata. La crisi globale non sta risparmiando tutt'oggi nessuno e lo status politico italiano è tuttora sotto stretto controllo da parte dei Paesi esteri che temono sempre che l'Italia costituisca l'anello debole dell'Unione Europea.

I conti correnti, in questo frangente, costituiscono prodotti di base quasi necessari per chiunque, un potente strumento di ausilio al risparmio di cui molti Italiani non possono e non dovrebbero proprio fare a meno. E' grazie ad un conto corrente, infatti, che si riesce a gestire adeguatamente il proprio denaro, con la possibilità di tenere sempre sotto controllo l'entità del proprio risparmio e quindi le proprie possibilità di spesa.

Anche se oggi come oggi riuscire a mettere da parte dei soldi è diventata un'ardua impresa e nonostante oltre la metà degli Italiani affermi che la sua capacità di risparmiare si sia abbassata drasticamente in questi ultimi anni, rimane il fatto che i conti correnti, complice anche la loro gratuità, rappresentano oggi un punto di riferimento, soprattutto quelli online a zero spese e a canone zero.

Per colpa anche della disoccupazione, secondo alcune statistiche ben un quarto circa degli Italiani non ha alcun risparmio da parte per affrontare una qualunque incombenza; questa mancanza di copertura è molto allarmante soprattutto se viene considerata nella proiezione di quanto potrebbe accadere al perdurare della crisi nel corso dei prossimi anni.

Da un'analisi risulta che le donne italiane, in particolare, sembrano essere un po' più brave degli uomini italiani nella gestione del risparmio; sanno gestire un po' meglio il loro denaro evitando sprechi, facendo fronte alla crisi con il giusto spirito, anche nei confronti della considerazione dei conti correnti.

D'altra parte, in alternativa, per aumentare la propria capacità di risparmio, per gestire meglio le entrate, sempre più parche, e ridurre i debiti, non si può non considerare la possibilità di aprire conti deposito, anche questi, al pari dei conti correnti, rinvenibili spesso a zero spese e a canone zero, apribili così da chiunque non voglia sobbarcarsi altri costi nella speranza di ridurre quelli già a suo carico.

I conti deposito, in effetti, si collocano un po' a metà strada tra prodotti bancari di risparmio e prodotti bancari di investimento, anche se dal punto di vista del Fisco sono strumenti di investimento a tutti gli effetti, soggetti alla ritenuta fiscale di altri prodotti d'investimento quali le azioni; per certi versi essi sono dei conti correnti a funzionalità ridotte ma ad alti rendimenti, salvo casi particolari in cui è vero esattamente il contrario.

Aprire un conto deposito può dunque costituire una validissima alternativa all'aprire un conto corrente, in quanto consente di mettere da parte del denaro, seguendo così la filosofia del risparmio, potendo al contempo percepire tassi di interesse di tutto riguardo, anche intorno al 2% lordo annuo in tempo di crisi.

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Tag: risparmio,   crisi,   conto,   oggi,   gestire,   deposito,   denaro,   zero,   italiano

Temi: conto deposito,   ritenuta fiscale,   crisi globale,   potente strumento,   status politico

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