La conciliazione con il fornitore di energia


Tutti conosciamo quanto possa essere sfiancante dover litigare con un operatore di un'azienda fornitrice di elettricità, e sappiamo perfettamente fino a che punto si possa arrivare. Purtroppo capita frequentemente per un motivo o per l'altro, ma esiste un passaggio che evita una trafila infinita che possa passare anche per vie legali e che di sicuro, in un modo o nell'altro, comprometterebbe la nostra esperienza con quest'ente erogatore. Quando la controversia non trova via d'uscita né modo per chiudersi, allora si può ricorrere ad un processo lungo e costoso che probabilmente neppure riuscirà a soddisfarci, oppure superare la vicenda trovando un accordo anche con l'altra parte che possa aiutarci ad accontonare la faccenda con una saggia e quasi sempre giusta conciliazione. Cos'è? Come si fa?

Ad ogni modo come prima cosa, il suggerimento è sempre di risolvere già molto tempo prima di imbattersi in una controversia di questo genere al punto che possa essere richiesta una conciliazione; è sempre bene trovare una soluzione alternativa prima di scadere nei rapporti più pessimi con un operatore e con l'azienda fornitrice di elettricità da cui dipende. Molto spesso però questo è impossibile perché non si riesce proprio a trovare un punto d'incontro definitivo e schiacciante, e allora è necessario aprire una controversia che possa aiutarci in seguito a risolvere tutta la fastidiosa questione. Se, per un motivo o per l'altro, decidiamo di esserci stancati e non siamo affatto intenzionati ad aprire una lunga storia giudiziaria che ci porterebbe via tempo e denaro neppure con la certezza di giungere ad una conclusione, allora possiamo offrire una conciliazione all'operatore con il quale siamo in lite stabilendo un accordo che soddisfi al massimo entrambe le parti. Se l'altro si rifiuta, è sempre preferibile negoziare ad oltranza senza scadere nell'insistenza eccessiva e quasi patologica: offriamogli qualcosa che possa davvero essere utile e costruttiva per entrambi. È inutile tentare disperatamente di creare un accordo che vantaggi solo o soprattutto noi, perché comunque non sarà accettato e non stiamo lottando contro il nemico: abbiamo semplicemente aperto una controversia con un'azienda erogatrice di elettricità, come succede ad una massa infinita di persone, e se la storia non si riesce a concludere è inutile farsi prendere dalla rabbia sconfinata verso le grandi aziende. Bisogna solo trovare la soluzione più vantaggiosa e molto spesso è solo la conciliazione a spalancare le porte ad una risoluzione definitiva. Per metterla in pratica, è necessario quanto indispensabile intraprendere una delle due vie possibili (la terza è quella della procedura di mediazione, meno accreditata e scelta, e perciò non verrà menzionata), sempre di comune accordo con l'operatore.

La prima è quella che si effettua meidante il “Servizio Conciliazione utenti energia”, ed è quella più avanzata e tecnologica in assoluto. Per metterla in pratica ci sarà bisogno di utilizzare un computer od un altro apparecchio elettronico che si connetta ad Internet: proporremo, fornendo i nostri documenti di identità, i dati anagrafici e tutti i dettagli del caso sulla controversia, una conciliazione all'operatore con il quale siamo in lite e lui verrà chiamato a rispondere ma non sarà obbligato a dare una risposta positiva. Nel caso la desse, inizierà la negoziazione e se si giungerà ad un accordo, la conciliazione sarà definitivamente assodata.

Ricordiamo sempre che il servizio per risolvere la controversie più utilizzato è quello della conciliazione ed è completamente gratuito. Andiamo prima a consultare, però, l'elenco degli enti erogatori di elettricità che hanno un protocollo per la conciliazione: in questo modo sarà di sicuro tutto più semplice e facile da gestire. La cosa meno consigliata in assoluto è quella di arrivare alle strette con un operatore.

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Tag: conciliazione,   accordo,   controversia,   risolvere,   operatore,   punto,   trovare,   azienda,   scadere

Temi: processo lungo,   comune accordo,   apparecchio elettronico

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