Conti deposito: importo


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Differenze tra conti deposito e conti correnti
Differenze tra conti deposito e conti correnti, confronto tra il conto deposito e il conto corrente quali strumenti di risparmio e investimento

... 000 euro, mentre per giacenze inferiori a tale soglia, essa non è dovuta; per i conti deposito vincolati l'imposta di bollo è invece di importo proporzionale al deposito e, precisamente, è pari allo 0,20% del deposito, senza alcun importo minimo e alcun importo massimo previsti ...
Imposta di bollo per i conti deposito
Imposta di bollo per i conti deposito, dovuta per legge allo Stato in misura proporzionale ai depositi

... La cosa più importante che si può dire riguardo all'imposta di bollo è che essa è di importo proporzionale al denaro depositato, nel caso di un conto deposito, mentre, se dovuta, è di importo fisso nel caso di un conto corrente ... I costi per l'investimento in un conto deposito sono infatti non solo quello della ritenuta fiscale del 26% sul rendimento lordo, ma anche quello dell'imposta di bollo dello 0,20% sul capitale che, per depositi di grandi somme di denaro, costituisce un importo non trascurabile, e a volte il tasso di interesse offerto dalla banca non è sufficiente a fronteggiare sufficientamente tali costi; con un conto corrente, invece, non ci sarebbe da preoccuparsi molto per l'imposta di bollo in quanto essa sarebbe pari solo a 34,20 euro fissi, almeno per un conto corrente con depositi liberi ... A partire dal 2014 si è passati, per i conti deposito, da una imposta di bollo dello 0,15%, entrata in vigore nel 2013, all'imposta di bollo attuale dello 0,20%, ma questa non è stata l'unica cattiva notizia per i risparmiatori e gli investitori: si è eliminato il limite massimo di importo dovuto che era in vigore nel 2012, pari a 1 ...
Tassi di interesse dei conti deposito
Tassi di interesse dei conti deposito, per ottenere rendimenti, sotto forma di interessi, dal proprio denaro depositato, meglio se con vincolo

... Bisogna cioè fare innanzitutto attenzione al fatto che i tassi di interesse dei conti deposito sono quasi sempre dichiarati dalla banca come lordi, almeno in prima istanza a caratteri cubitali, il che significa che il rendimento del cliente dovrà tenerne conto sottraendogli un importo di tassazione e sottraendo anche un importo di imposta sulla base non degli interessi ma del denaro depositato; gli interessi netti che si intascano sono cioè pari ad una percentuale del capitale depositato, da cui detrarre una ritenuta fiscale attualmente pari al 26% ed una imposta di bollo pari allo 0,20% di tutto il capitale ... C'è anche da dire che oggigiorno vi sono conti correnti che remunerano le giacenze senza vincoli temporali, a patto di mantenere sul conto una somma media minima su base, ad esempio, trimestrale, e che vi sono anche conti correnti che invece remunerano le giacenze con vincoli temporali ben precisi, al pari dei conti deposito, e che per questo sono assimilabili ad essi ma con l'importante differenza che l'imposta di bollo prevista per i conti correnti è di importo fisso contenuto, attualmente pari a 34,20 euro all'anno, contro quella dei conti deposito vincolati che è pari allo 0,20% sul capitale, importo questo che potrebbe quindi essere ben superiore a quello fisso ...