Come funziona il WiMAX


Il WiMAX, o Wi-Max, ossia il Worldwide Interoperability for Microwave Access, consiste in uno standard e in una tecnologia di trasmissione che consente di collegarsi ad Internet wireless, ossia senza fili, sfruttando reti di telecomunicazione a banda larga, una tecnologia che in Italia può utilizzare la banda di frequenze compresa tra 3,4 GHz e 3,6 GHz e che è in concorrenza con quella 3G, ossia UMTS e CDMA2000.

Si tratta di uno dei vari sistemi e standard wireless, come ad esempio l'alternativa europea HIPERLAN, concepiti per sfruttare una connessione senza fili ad Internet, e non solo. Con WiMAX è possibile collegare fra loro, in maniera wireless, diversi hotspot, ossia diversi punti di accesso pubblici quali le università, e collegare hotspot ad Internet, e con esso si può anche trasmettere e ricevere a bassa velocità da dispositivi mobili quali smartphone e tablet.

Il WiMAX gode di grandi vantaggi rispetto ad altre tecnologie di connessione ad Internet: consente di potersi collegare ad Internet anche laddove non arrivano la classica linea telefonica per l'ADSL e la fibra ottica, e consente di collegarsi ad Internet anche in movimento, fino ad una velocità di circa 120 chilometri orari. Tra gli svantaggi c'è invece il fatto che la velocità di connessione non è costante ma decade consistentemente all'aumentare della distanza tra il dispositivo con cui ci si connette e la centrale WiMAX.

Ci si può collegare ad Internet tramite WiMAX installando un'antenna sul tetto della propria abitazione, in modo tale che i terminali di connessione dell'utente, quali notebook, tablet ecc., si colleghino senza fili all'apparato ricetrasmittente a cui è collegata l'antenna e, in questo modo, la connessione è wireless sia dal terminale all'apparato sia dall'antenna locale all'antenna della torre WiMAX, ossia della centrale WiMAX che serve la città. In alternativa, i terminali possono collegarsi direttamente all'antenna della torre WiMAX tramite una piccola antenna in essi inclusa e, in questo modo, la connessione risulta più stabile e anche caratterizzata da velocità superiori.

Mentre il Wi-Fi è concepito per le reti domestiche, utilizzabili all'interno di edifici con una portata di poche decine di metri, il WiMAX è concepito per le reti esterne ed è comunque soggetto alle limitazioni di un po' tutti i sistemi wireless, ossia ad una portata dei segnali di trasmissione e ricezione relativamente breve, dell'ordine di una ventina di chilometri, e ad un degrado del segnale a causa degli ostacoli presenti tra il provider e l'utente; tra le loro antenne, infatti, possono frapporsi non solo ostacoli fisici quali palazzi e alberi, ma anche particelle naturali le cui gocce hanno dimensioni confrontabili con la lunghezza d'onda dei segnali utilizzati, quali quelle della pioggia e della nebbia, e quindi le condizioni atmosferiche possono degradare il segnale in maniera consistente.

Il WiMAX supporta due distinte modalità di modulazione: l'OFDM, ossia l'Orthogonal Frequency Division Multiplexing, e l'OFDMA, ossia l'Orthogonal Frequency Division Multiple Access, entrambe con TDMA, ossia con Time Division Multiple Access. Riguardo all'OFDM, nel 2005 ha avuto vita lo standard 802.16e, per l'impiego del WiMAX in ambito mobile con accesso alla rete wireless ottenuto dando vita a diversi gruppi di portanti con sottocanali, con la riduzione delle interferenze per i dispositivi mobili, i quali sono dotati di antenna omnidirezionale; lo standard ha introdotto, tra l'altro, la possibilità di focalizzare agevolmente il segnale delle antenne verso specifiche direzioni attraverso l'elettronica, e la gestione del roaming.

Sulla carta il WiMAX avrebbe potuto offrire una eccellente copertura a banda larga, fino ad un raggio di 50 chilometri a partire da ogni stazione base, ma nella pratica, con sperimentazioni, le prestazioni rilevate sono state parecchio meno entusiastiche, riuscendo il sistema a coprire distanze dell'ordine di pochi chilometri, se non addirittura di poche centinaia di metri in assenza di visibilità ottica.

Lo standard WiMAX, a detta dei proponenti, prevede un sistema di trasmissione sicuro, basato su diversi algoritmi di crittografia, che può supportare sistemi punto-multipunto e multipunto-multipunto e che ha dalla sua parte la semplicità di installazione degli apparati. Nella pratica, sfruttando lo standard 802.16e, WiMAX consente connessioni in ambienti mobili fino a 120 km/h, ossia un collegamento WiMAX per trasferimento dati potrebbe essere mantenuto fino ad una velocità di circa 120 km/h, superata la quale, il dispositivo in movimento che si sta utilizzando non riuscirà a mentenere la connessione. Grazie allo standard 802.16e, col WiMAX si possono effettuare telecomunicazioni anche se la stazione trasmittente e le stazioni riceventi non sono collegate a vista, seppure con prestazioni molto ridotte.

Esempi di operatori italiani che offrono servizi di connessione ad Internet wireless sfruttanti la rete WiMAX sono Eolo e Linkem, il quale offre sia un piano in abbonamento che un comodo piano ricaricabile.

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Temi: ambito mobile,   stazione trasmittente

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