Rateizzazione delle bollette


Rateizzare qualcosa è per molti una splendida idea per poterla avere pur non pagando l'intera somma subito, e quindi non trovandosi direttamente a far fronte ad altre spese con meno soldi in tasca; per altri, invece, è soltanto un modo di rimandare l'inevitabile ed è anche un modo di mettersi a rischio perché potrebbe pure capitare che non si abbia modo di pagare neppure le rate.

Il concetto di rateizzazione sta, comunque, diventando sempre più diffuso e sembra venire particolarmente considerato per le bollette; non tutte le aziende fornitrici di elettricità lo consentono, ma stanno diventando comunque sempre più numerose quelle che decidono di offrire pure questa possibilità alla clientela.

Anche se non sembrerebbe, quello della rateizzazione delle bollette è un discorso un po' complicato. In primo luogo, quasi tutti gli enti erogatori che danno la possibilità di agganciarsi al Servizio di Maggior Tutela offrono la possibilità di rateizzare le bollette troppo salate, cosa che non sempre avviene nel caso del mercato libero. C'è però da considerare che il Servizio di Maggior Tutela chiuderà definitivamente i battenti a luglio 2018, cosa che ovviamente dev'essere tenuta in considerazione prima di prendere qualunque decisione.

Doveroso e necessario anche specificare che se riteniamo che la bolletta sia troppo salata, esistono circostanze in cui non saremo noi a richiedere la rateizzazione della bolletta, ma sarà proprio l'azienda che ci fornisce l'elettricità ad essere obbligata. Le cause più diffuse di questa decisione radicale sono tre e generalmente è raro che ce ne siano altre. Esse riguardano, in particolar modo, il mancato controllo del contatore da parte di un operatore dell'azienda; in questo caso, infatti, non si può stabilire il consumo e non si può dimostrare che una certa bolletta sia stata spedita al cliente per motivi fondati.

Oltre alla mancata lettura, esiste un'altra motivazione, sempre legata al contatore, che è però più difficile da dimostrare perché dev'essere confermata da un tecnico: il malfunzionamento del contatore; non perché, come sostengono molti, "abbia dato i numeri", abbia riportato valori di consumo di cui in realtà noi non abbiamo affatto usufruito, ma semplicemente perché abbia smesso di conteggiare il consumo del gas o dell'elettricità in generale, e perciò non sia possibile dimostrare l'effettivo consumo mensile. In questo frangente, nel caso in cui la bolletta fosse troppo salata o al limite anche nella norma, bisogna farlo presente per poter andare incontro ad un'utile rateizzazione.

La terza possibilità che abbiamo è la più complicata da spiegare e da notare: se la bolletta di conguaglio ha un costo pari o superiore al doppio dell'addebito più elevato delle bollette ricevute a domicilio o via Internet dopo il precedente conguaglio, allora probabilmente si è registrato un errore di qualche tipo e bisogna per questa ragione fare ricorso e chiederne una rateizzazione che ci aiuti non solo a pagare ma anche a diminuire i costi in generale delle bollette, dato che l'errore è stato compiuto dall'ente erogatore e per questo motivo se ne deve assumere le responsabilità.

Per andare incontro alle esigenze e ai problemi di tutte le famiglie, recentemente è stata emessa la normativa secondo la quale è necessario dare la possibilità di richiedere la rateizzazione anche dopo 10 giorni dalla scadenza della bolletta; prima era possibile farlo soltanto fino alla data di scadenza, mentre adesso i tempi sono stati allungati a favore del cliente. Dati alla mano, sarà possibile prendere una decisione e rateizzare il pagamento della bolletta, evitando di diventare cattivi pagatori o di ricevere solleciti vari.

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Temi: decisione radicale

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