Normative per la luce della seconda casa
Al contrario di quanto si possa credere, anche per una questione economica moltissime persone che ogni anno si rendono conto di andare sempre nello stesso posto di villeggiatura decidono di acquistare un'abitazione o affittarla, magari a poco prezzo, per spendere meno che se prenotassero in albergo. Insomma, la seconda casa, talvolta coincidente con la casa vacanze, può essere un acquisto molto conveniente se si viaggia molto e alla volta della stessa destinazione.
Quello che raramente si considera è il costo delle bollette della luce calcolato anche in funzione del fatto che quella in oggetto non è la nostra prima casa, ma la seconda, e che sia al mare o in montagna le cose, economicamente parlando, potrebbero sicuramente cambiare ed essere per noi troppo onerose. Qualunque sia il nostro fornitore di elettricità di fiducia, ci sono degli aspetti che è sempre necessario chiarire e tenere in considerazione quando arriva il momento dell'acquisto di una seconda casa.
In primo luogo, per chi pensa di fare il grande acquisto nel 2017, ma anche per chi l'ha fatto precedentemente e non è al corrente del cambiamento delle normative, ci sono stati dei cambiamenti a partire da gennaio 2017 che avvantaggiano molte persone, ma sicuramente non tutte. Stiamo parlando dell'abolizione delle importanti tarrife D2 e D3 legate alla seconda casa, che possono essere utili nel caso in cui i nostri consumi nei momenti in cui andiamo in vacanza siano elevati perché favoriscono quella categoria di persone che fa un grande uso della corrente elettrica, ma per la stessa ragione sfavoriscono chi invece usa con più moderazione queste risorse.
In realtà, è difficile che, trattandosi di una seconda casa, qualcuno possa essere avvantaggiato dall'abolizione di questa tariffa; essendo presenti magari soltanto per due o tre mesi all'anno, proprio volendo esagerare la frequenza, o per pochi fine settimana all'anno, sarà difficile riuscire a mantenere un consumo elevato anche volendolo, e aumentare appositamente l'utilizzo delle risorse soltanto per rientrare nella categoria avvantaggiata di sicuro non sarebbe una delle scelte più intelligenti da mettere in pratica in questo caso.
Si tratta, quindi, di una circostanza da considerare vantaggiosa solo nel caso in cui la casa vacanze non sia dall'altra parte d'Italia e si sia liberi anche il sabato; in questo caso si potrebbe considerare di essere avvantaggiati dalle nuove normative e dalle recenti abolizioni solo essendo presenti gran parte dei fine settimana di ogni mese. Sarebbe l'unico modo per rientrare nella categoria favorita di cui sopra.
Per un consumo intorno a 1.100 kWh/anno resta stabile la stessa tariffa che si aggira, salvo piccoli sforamenti di questo limite, intorno ad un costo che secondo i conti fatti appositamente dovrebbe farci risparmiare un totale di 90 euro annualmente. Come detto, anche in questo caso non ci saranno significativi risparmi per coloro che non utilizzano spessissimo le risorse della propria casa vacanza, ma il cambiamento sarà evidente e significativo per coloro invece che ne fanno un grande uso. Sottolineato questo, bisogna tenere in considerazione che gli oneri da affrontare sono decisi dalle autorità competenti e sono insindacabili e mai legati a decisioni dei fornitori di elettricità ai quali scegliamo di appoggiarci.
Per risparmiare ulteriormente sulle bollette della seconda casa, la cosa più conveniente e giusta da fare in occasioni come questa è quella di ridurre la potenza massima della fornitura sia in nostra presenza, sia, trattandosi di una casa vacanze, in nostra assenza. Spesso la potenza di allaccio è molto elevata e questo fa aumentare i costi fissi. Inoltre, prendiamoci l'impegno di ridurre i consumi in generale e riusciremo a risparmiare anche se apparteniamo a quella fascia che non guadagna molto dalle ultime normative.
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Tag: casa, seconda, categoria, grande, risparmiare, corrente, conveniente, consumo, considerazione
Temi: grande acquisto
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