Incaglio bancario


L'incaglio bancario, o posizione ad incaglio, consiste in uno stato di difficoltà della banca a gestire un cliente che non mantiene fede ai suoi impegni, ad esempio non rimborsando una rata di un mutuo o di un finanziamento, venendo così meno all'obbligo contrattuale preso con la banca.

Si tratta di una condizione da non confondere con la sofferenza bancaria, la quale costituisce la fase successiva alla posizione ad incaglio, che ha luogo solo se il problema del cliente inadempiente non viene tempestivamente risolto. I risvolti negativi di una posizione di sofferenza, che può sfociare in una azione di recupero forzato del credito da parte della banca, possono essere evitati rispondendo prontamente ad una posizione ad incaglio.

Più nel dettaglio, si ha a che fare con un incaglio bancario quando il cliente patisce una momentanea difficoltà economica sforando rispetto ai limiti a lui consentiti, ad esempio facendo andare in rosso il conto oppure non pagando rate di prestiti nei termini di tempo previsti. In una tale circostanza la banca contatterà il cliente segnalando il problema e chiedendo di porvi rimedio al più presto, in modo tale da rientrare dalla posizione ad incaglio senza brutte conseguenze.

Nella pratica, quando ha origine una posizione ad incaglio, la banca richiede al cliente di porvi rimedio immediatamente oppure entro un certo periodo di tempo relativamente lungo, che può ad esempio essere di una decina di mesi, dopo di che il cliente potrà uscire dall'incaglio bancario effettuando un versamento sul conto che sia tale da coprire ogni debito verso la banca che abbia generato l'incaglio.

Tra le conseguenze di una situazione di incaglio vi è lo stato di credit crunch, ossia di stretta del credito, consistente in una temporanea impossibilità di accesso al credito da parte del cliente, poiché insolvente ed inserito in quanto tale nella Centrale Rischi, ossia nella sua impossibilità di ottenere altri finanziamenti fintanto che permane la situazione di inadempienza. E' bene dunque non sforare mai il tempo concesso dalla banca per risolvere l'incaglio bancario e costringerla ad aprire una posizione di sofferenza che porterà ad recupero forzoso del credito per via giudiziale.

Per risolvere una situazione di incaglio bancario si può tentare un approccio con una transazione a saldo e stralcio, ossia si può fare alla banca una proposta conciliativa che possa mettere fine alla situazione; si può cioè pensare ad un accordo che la banca possa accettare per lasciar cadere la questione a beneficio di entrambe le parti. Una proposta del genere sarà tanto più accettabile dalla banca quanto più il cliente si trovi in una situazione di difficoltà dimostrata, che quindi lo ponga in una condizione tale da poter trattare con maggiori margini di successo per un accordo a lui più favorevole. La cancellazione dalla Centrale Rischi avrà luogo dopo 60 giorni dalla fine del mese in cui è avvenuto il sanamento della propria posizione. La normalità si raggiungerà però solo dopo 10-14 mesi.

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Tag: banca,   posizione,   cliente,   incaglio,   bancario,   situazione,   credito,   esempio,   sofferenza

Temi: incaglio bancario,   cliente inadempiente

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